Riflessioni di un essere notturno

E siccome farneticare è un diritto
tutti possono perseverare nell'errore
fino a che l'illusione comincia a far male
perchè l'illusione è spine senza rosa
e non sarò io a mettre nel mezzo le mie croci
pur conoscendo la causa e l'effetto
pur capendo senza giustificare.
Sotto il soffitto scopro un'altra bugia
da usare come cartina per fumarmi l'incoscienza
o qualcosa che le somiglia molto,
ancora un indizio per incolparmi
ancora un'altra dama bianca che mi saluta
ed io lì che mi chiedo quando toccherò terra,
io che cerco di spiegarmi come sia possibile
ridursi ai minimi termini e risorgere,
scoprirsi più vecchio di un secondo
e sicuro che ne sia valsa comunque la pena.
Riflessioni di un essere notturno
vagante per scelta e per questo desiderabile,
segni di morsi sulle mani per le occasioni andate
per quell'innata voglia di non essere un bastardo,
spettacolare esempio di coerenza senza prezzo pagabile
ferma le cose per guardarle meglio e ne sa di più
tanto da renderle emozioni vere ogni singola volta
e non pentirsene più.

Il cornuto

Non sono una macchia che va via strofinado bene o aspettando che stinga, le corna sono una cicatrice, segno indelebile ed ineluttabile d'un colpo subito, a tradimento ovviamente.
Come tutte le cicatrici va tenuta ben nascosta lasciando a chi sa la possibilità di esporre pubblicamente tutto il proprio compassionevole appoggio morale per poi sbragarsi privatamente nei più bassi commenti e scherni. E mi riferisco agli amici perchè volendo allargare il discorso a chi ha colto qualche "spiffero" (e, per una strana legge fisica, più l'ambiente è piccolo più gli spifferi sono forti e girano vorticosamente) allora la cosa si riduce a poche ma significative parole dette a mezza bocca del tipo "hai visto? c'è Tizia col cornuto!" oppure "è passato il cornutone!" e via dicendo.
Parlo essenzialmente al maschile perchè, per un motivo che credo prenda origine da tempi e modi di pensare remoti, pare che le corna portate dal maschio pesino di più di quelle portate dalla femmina, un pò come dire che quelle del toro sono sempre e comunque più grosse di quelle della mucca: è innegabile ma alla fine sempre corna sono!
Fatto sta che "la cornuta" è solitamente vista come una povera vittima da appoggiare, "il cornuto" come un povero stronzo da additare ed anche qui la tanto sbandierata parità sessuale va a farsi fottere. Ma al momento la cosa ci interessa poco.
Premessa: Il cornuto universalmente riconosciuto ed in possesso di tanto di certificato UE comprende due categorie di portatori poco sani di escrescenze frontali:
1) Le ha e non lo sa (Curnutus ignorants);
2) Le ha (o le ha avute), lo sa e se le tiene (Curnutus perdonantis o Curnutus ad libitum).
Una terza categoria, quella di chi le ha ma non se le tiene, non viene solitamente riportata nella classificazione a chiave dicotomica dei cornuti in quanto specie che si diversifica in maniera sostanziale dalle altre due e quindi solitamente non è oggetto di attenzione scientifica per lo studio del fenomeno.
Il cornuto è un essere realisticamente mitologico, un pò toro e un pò bue, un pò alce ed un pò renna (ma solo in periodo natalizio), un pò infelice ed un pò no. Eh si, perchè è facile intuire che nella mente del bicorno baleni, almeno a primo impatto, l'idea che forse sarebbe stato meglio non scoprire niente e continuare a vivere nella beata e tranquilla ignoranza. Questa è la mentalità di quella fascia di persone che, con profondo autolesionismo, decidono poi di perdonare il partner... "però non lo fare più eh!"
Ma come si fa? Come ci si può fidare di una/o che t'ha scambiato per un cesto di lumache per chissà quanto tempo saltando dal tuo letto a quello di un altro a mò di pallina da ping-pong senza che tu t'accorgessi di niente?
Sarà che io sono anche esageratamente possessivo ma, tra le mie mille incertezze, una cosa che posso affermare con sicurezza è che non perdonerei mai un tradimento. Si, parlo al condizionale, perchè, credevate stessi parlando di me? Naaa, di corna mie personali non ne ho mai scoperte quindi posso illudermi di non averne mai avute così come posso affermare quasi con un pò di orgoglio di non averne praticamente mai messe. Al massimo ho fatto il "terzo incomodo" e, se posso dare un consiglio a tutti gli amanti del mondo, dico: giocate il vostro ruolo fino in fondo ma senza "ambizioni" particolari perchè rischiate di farvi del male inutile a prescindere dal finale della storia. Ognuno fa la sua parte perchè in quel contesto è quella che meglio gli si addice e gli viene più naturale quindi perchè cambiarla? A buon intenditor poche parole...
Insomma alcune cose che ho visto e sentito mi hanno portato a scrivere queste considerazioni poco equlibrate ma con un senso logico ben definito e spero sia chiaro che non voglio offendere ne prendere in giro nessuno ma solo esporre dei miei pensieri in libertà come mio solito.
In conclusione consiglio a tutti l'ascolto attento della mitica "Curnutone" in cui gli Squallor, ovviamente nella loro maniera colorita, rappresentano in maniera perfetta la dinamica dell'intreccio tra il lui-amante, la lei-miss e l'altro-cornutone.
Ad ognuno il suo ruolo, come sempre...

2008: Cronistoria di un anno

Il 2007 si era chiuso discretamente: la specializzazione col massimo dei voti, il risolversi di una situazione che m'aveva fatto spaventare non poco, tutta una serie di cose che sembrava stessero incastrandosi alla perfezione e nessuna cosa che mi mettesse in qualche ansia particolare.
Il 2008 si aprì invece con una serie di botti che nulla avevano a che fare con quelli della notte di San Silvestro: la sera dell'epifania io ed il mio compagno di ventura Steffano ci prendiamo involontariamente una ciuccata spaventosa che ci riduce come due fogne ambulanti e rende necessaria una passeggiata notturna in ospedale. Addio per sempre al nostro amatissimo "invisibile" del quale personalmente non riesco neanche più a sopportare l'odore da allora.
Un paio di giorni dopo, il tempo di recuperare lo stomaco che avevo accidentalmente lasciato fuori dal Bella Mbriana, ecco che scoppia il secondo botto: il bacio più bello dell'anno, pluripremiato per situazione, tempistica, posizione ed applicazione, acclamato dalle giurie internazionali per quanto risultasse naturale pur essendo un furto in piena regola. Ero pronto ad espatriare, decisi di colpo di restare.
Il mese di gennaio passò leggero, quello di febbraio cominciò con il viaggio-improvvisata a Bologna con Francesco e Steffano per festeggiare i 30 anni di Claudio: partimmo carichi di gioia, tornammo carichi di meraviglia.
Nelle settimane successive una serie di eventi, anche di poco conto, cominciarono ad insinuare in me il dubbio che stessi cambiando perchè reagivo in un modo che mai avrei pensato mi appartenesse.
Il 23 marzo è il mio compleanno: sono 30 anche per me e ci metto un pò a mettlo a fuoco anche perchè ricordo che in quei giorni di voglia di festeggiare ne avevo ben poca. Ammetto comunque che è dura accettare di essere entrati negli "enta", fa una strana impressione all'inizio ma poi passa.
Tra aprile e maggio il mio equilibrio psicologico già vacillante crolla di schianto ed a subirne le conseguenze più evidenti è il mio fisico che smagrisce tanto che io stesso, guardandomi allo specchio, più di una volta non riesco a trattenere un "fai schifo!" sentitamente sincero.
I mesi estivi li definirei quelli delle "montagne russe": tra lavoro ed altro è stato un continuo spiccare il volo e sbattere con la faccia a terra miseramente, ho vissuto la mia vita un pò da estraneo non godendomi quasi niente, neanche la mia macchina nuova nonchè la prima veramente mia, una Hyundai i30 grigio metallizzato con la faccia da pantera.
A settembre faccio l'ultima serata al Bar Stany&Elio ed è una cosa che mi rattrista non poco.
A fine mese si parte per Monaco di Baviera, l'oktoberfest attende con ansia l'arrivo dei cinque prodi isclani: Andrea, Carlo, Fabio, Francesco e Biagio arrivano a bordo della Hyundai di cui sopra ed è l'apoteosi del casino, della birra, delle vomitate e delle foto "con mano prensile" di Carlo.
Ad ottobre si sposa Antonio: La spedizione a Vietri sul mare per farlo desistere non ha esito per cui decidiamo di consolarci strafogandoci col pranzo di nozze.
Gli ultimi mesi dell'anno li definirei quelli del "ritorno al futuro": mi rassegno all'idea di aver sbagliato tutto, metto un punto e vado a capo non sapendo come assorbirò la cosa. Ci metto un pò ma lentamente torno il me stesso che conoscevo, in più mi accorgo che attorno a me c'è un mondo a cui non avevo fatto caso. Conosco persone nuove, svariate, che mi danno calore. Una in particolare mi piove addosso come uno sberleffo del destino per farmi capire tante cose. Prendo tutto quello che viene senza patemi e questo mi rende più felice e più rapidamente.
L'ultimo dell'anno è un evento per me perchè dopo 15 anni passo la serata in famiglia e la nottata con gli amici senza l'assillo del lavoro: ci tenevo dopo tanto tempo e l'ho fatto rinunciando anche ad un bel pò di soldini.
Ed eccomi quindi qui a tirare le somme: In questo 2008 che se n'è andato ho riso, pianto, sognato, mi sono illuso ed ho forse illuso, mi sono innamorato perso e me ne sono accorto solo dopo, ho comprato la mia prima macchina, ho suonato e cantato molto ma ho anche detto addio al Bar Elio, ho conosciuto gente nuova e rivalutato quella vecchia, ho visto Antonio all'altare e Steffano quasi..ehm..cioè volevo dire..ho visto Steffano trasferirsi a Londra, ho compiuto 30 anni anche se ancora mi chiedo quanto valga l'anagrafe, ho bevuto troppo, dormito sempre di giorno e mangiato pochissimo e tantissimo a seconda dei periodi, ho vissuto momenti bellissimi e bruttissimi ed ho fatto, detto e provato altre migliaia di cose che sicuramente mi sfuggono ma che di certo sbucheranno al momento giusto perchè richiamate alla mente dagli eventi.
Bye bye 2008! E' stato comunque un piacere...

MINCHIA SIGNOR PREFETTO

Minchia signor Prefetto che perpetrando un errore abissale e nonostante il divieto dei sindaci per non sembrare provinciale ha tosto de...