E' giorno
la scenografia è rimontata
tutto lentamente torna al proprio posto
le corde spezzate le ho cambiate
e l'arpeggio adesso è intervallato
ogni tanto distorto
duro quando serve
melodico per dormire e vivere meglio.
Viaggio cerebrale senza apparente ritorno
fin quando non trovi la soluzione al rebus
fin quando il film ritorna in bobina.
Disegno spazi grandi saltandoci dentro
senza spostarmi e farmi spostare
rapido d'intuito e d'istinto
scrivendo su un quaderno che nascondevo o non vedevo
tutto ciò che avrei rinnegato ieri
e che oggi conservo gelosamente.
Assetato
visiera bassa ed occhio pronto
pietre da schivare
riprendere e lanciare
tutto per non caderci più.
Sfidami se puoi.
Fatalismo
Fatalismo. Da qualche tempo mi ha preso in pieno. Se ne sentono troppe e tutto porta alla convinzione che è inutile star qui a far progetti o a rinviare cose da fare domani perchè, come dice Lorenzo DeMedici, "del doman non c'è certezza". E noi stiamo qui a fare voli pindarici con l'immaginazione su cosa faremo, diremo, vedremo ma cosa ci autorizza a tutto ciò? Non temete gente, non sono in preda ad un attacco di depressione assillante, mi guardo solo attorno e quello che vedo e sento mi fa riflettere. Ragazzi che muoiono per i motivi più disparati e spesso assurdi sono l'immagine di ciò a cui è rivolto il mio pensiero. Anzi diciamo pure che ne sono la causa scatenante. E quindi al bando i progetti a lungo termine e i rinvii ad libitum, meglio fare subito tutto il possibile, meglio non privarsi oggi per realizzare domani perchè potrebbe essere tutta energia sprecata. Oh questo non vuol dire portarsi sfiga da soli, sia ben chiaro, è solo un modo più concreto, forse anche cinico, di vedere la vita come una serie di giorni e non di anni, decenni ecc.. Forse se tutti la vedessero in questo modo le cose funzionerebbero meglio perchè si penserebbe a fare l'amore più che la guerra. Anche perchè molte più ragazze la darebbero già al primo appuntamento senza nascondersi dietro gli ipocriti pudori virginali che la società attuale impone. Che dire... il mondo va così, stiamogli dietro e vediamo che succede...
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