Errori
altri li guardo rotolare giù per la discesa.
A tutti do poco valore.
Seduto su un sasso scomodo sul bordo della strada
tengo sott'occhio i miei errori,
frutti nati dall'irruenza e dall'incoscienza,
veniali azioni a mio rischio e pericolo
messe in atto sapendo di non dovere.
Giustifico me stesso e mi ammonisco,
sto imparando lentamente ma ci metto tutto l'impegno
per evitare altre cadute di stile.
Resto sul sasso e mi lascio ammirare, valutare, prezzare
non mi muovo per non inciampare su di un altro stupido rimorso
non mi muovo perchè non è il mio turno.
Errori, tanti, da riempirci la stanza
nessuna ammenda da pagare
nessuna pena da scontare
solo un puzzle da ricomporre prima che cali la notte
e non si distinguano più i pezzi.
Errori, non voglio più farne
a rischio di sbagliare.
Non ti scordar mai di me
NON TI SCORDAR MAI DI ME
(R. Casalino - T. Ferro)
Se fossi qui con me questa sera
Sarei felice e tu lo sai.
Starebbe meglio anche la luna,
ora piu’ piccola che mai.
Farei anche a meno della nostalgia
Che da lontano
Torna a portarmi via
Del nostro amore solo una scia
Che il tempo poi cancellera’
E nulla sopravvivera’.
Non ti scordar mai di me,
di ogni mia abitudine,
in fondo siamo stati insieme
e non e’ solo un piccolo particolare.
Non ti scordar mai di me,
della piu’ incantevole fiaba
che abbia mai scritto,
un lieto fine era previsto e assai gradito.
Forse e’ anche stata un po’ colpa mia
Credere fosse per l’eternita’.
A volte tutto un po’ si consuma,
senza preavviso se ne va.
Non ti scordar mai di me,
di ogni mia abitudine,
in fondo siamo stati insieme
e non e’ solo un piccolo particolare.
Non ti scordar mai di me,
della piu’ incantevole fiaba
che abbia mai scritto,
un lieto fine era previsto e assai gradito.
Non ti scordar…
Non ti scordar…
Non ti scordar mai di me,
di ogni mia abitudine,
in fondo siamo stati insieme
e non e’ solo un piccolo particolare.
Non ti scordar mai di me,
della piu’ incantevole fiaba
che abbia mai scritto,
un lieto fine era previsto e assai gradito.
Vestiti
conserva le tue carezze per chi possa ciò che non posso
non aspettare che sia io a prendere quello che vedo ma che non sento
adesso non è ancora il momento
sarebbe solo finzione,
forzatura, voglia di evasione.
Togliti quegli occhi pieni di sorpresa dalla faccia
toglimi le braccia dalle braccia
forse è più giusto che non sia io a rubarti un pezzo
forse è più giusto evitare il mio disprezzo
per te che non hai colpe ma solo sincere voglie
per me che non amo mai sotto mentite spoglie.
Rimettiti i vestiti, per favore
trasforma in comprensione il tuo stupore
oggi sono certo che non sarà
domani di certo, forse, chissà
oggi non sarei me stesso
regalami un sorriso, non regalarmi sesso.
MINCHIA SIGNOR PREFETTO
Minchia signor Prefetto che perpetrando un errore abissale e nonostante il divieto dei sindaci per non sembrare provinciale ha tosto de...