Chitarra blues che gira su una scala fissa, basso ritmicamente molto sostenuto, batteria grintosa in levare, tappeto d'organi e pianoforte monotono ma pronto all'assolo. Tutto quì. E poi una voce nera e femminile che passa dalle corde vocali e contemporaneamente dalle viscere. Odio l'elettronica e tutti gli artefatti musicali creati unicamente per essere rapidamente consumati da un'utenza sempre più di basso livello. Odio la teoria dell'usa e getta. Il mercato musicale non offre certezze, oltre a quella che un CD di un qualsiasi sconosciuto a cui è stata messa in bocca una stupida filastrocca fatta di rime banali e sempre meno originali costa un occhio e forse più.Sto ascoltando Pino Daniele, quello ultima maniera... Che tristezza al cospetto del capellone che raccontava Napoli e se stesso con incredibile abilità nel miscelare parole, musica e anima. Ma anche lui ha pagato lo scotto di voler diventare a tutti i costi "commerciale"... Una bestemmia. La radio adesso passa la Franklin con Think e pare che chi ha fatto la scaletta mi stesse ascoltando...
