N°4: Il giorno dopo

- Questo è quello giusto, se mi sentissi meno insicura ci farei un figlio subito - pensò e si scoprì a mordicchiarsi nervosamente un dito. Avevano appena fatto l'amore e sentiva ancora i brividi nella schiena, lui era disteso lì di fianco ed aveva chiuso gli occhi ma quando si sentì accarezzare i capelli immediatamente sorrise e la cercò con la mano trovando un seno prima e poi la mano di lei che strinse come a volerla legare a se facendo mille nodi con le dita. I vetri della macchina erano tutti appannati, lui si mise sul fianco e scrisse "come te nessuna mai". Lei rise fragorosamente per mascherare l'imbarazzo e l'emozione, poi scrisse sotto "sei speciale" e voleva scrivere quante stelle in più riuscisse a vedere quando stava con lui ma non lo fece per non esporsi troppo. Poi lo guardò e non riuscì a trattenere un sospiro lungo come la notte che li avvolgeva. - Ti adoro - gli disse e lo abbracciò con tutta la forza che aveva. Lui non fiatò ma abbassò la testa e le sfiorò le labbra con le sue. Poi cominciò a baciarla come non l'avesse mai fatto e la pelle d'oca gli arrivò fin sulla faccia. Il tempo volava, come ogni volta che stavano assieme. - Mi sposeresti? - chiese lui con un tono a metà tra il serio e il curioso, - adesso è tardi, dobbiamo andare, ma domani sicuramente si - rispose lei non riuscendo a nascondere quegli occhi che non avevano mai brillato così tanto. Si rivestirono e andarono via pieni l'uno dell'altra. Ma il giorno dopo non si videro più...

Steso come il cemento

Nel cielo una parentesi rotonda e tante lucciole che illuminano a sprazzi i piedi di chi cammina a tentoni. Studiare un piano per prendere un pezzo di serenità e metterselo in tasca lontano dagli occhi e dalle spire dell'ipocondria e della tristezza, scavare in pieno deserto con la certezza che prima o poi sbucherà l'acqua. Ci vuole fegato, pazzia, forza e voglia di fare. E soprattutto bisogna crederci e non illudersi che le gocce di sudore potranno placare la sete ed i miraggi. Spendere gli ultimi spiccioli e scommetterli su quella scia luminosa che tanto riscalda e che porta lontano anni luce da questo stato di coma camuffato da vita, per vincere un pò di domani da assaggiare sapendo già che sapore ha avendolo sognato tante volte fingendo di non ammetterlo. Per essere sicuri che domani non dormirò ancora solo e non lo farai tu. Per non sprecare altro tempo a guardare fuori dalla finestra contando i passi che distano dalla strada senza uscire mai. Come faccio a far capire agli altri che rinchiudere un pò di sole in una scatola per darsi gioia anche quando fuori piove non è un reato? Come faccio a rimanere me stesso mentre mi stendono come il cemento ed aspettano che asciughi per vedere com'è venuto? Un altro giorno se ne va e so che non mi mancherà perchè non mi ha lasciato niente di quello che volevo. Un labirinto di dubbi, insicurezze, sensazioni, certezze e paure fanno girare la testa dell'equilibrista che cammina sul filo senza sapere cosa ci sia sotto e cerca di reggersi ancora un pò. Il soffitto gocciola ed ogni goccia è una lama che taglia il silenzio che per fortuna durerà il tempo di riprendere fiato. Non sopporto il silenzio e per questo non seppellisco mai le cose che penso. Faccio bene? Faccio male? Non mi interessa. Buttare via i rifiuti prima che si accumulino e comincino a marcire, questo è il segreto. Perchè è molto facile che la puzza copra l'odore di quei bei fiori che con tanta cura e fatica sono cresciuti in un vaso fragilissimo. E non piangere mai quando si hanno anche tanti motivi per sorridere. Ogni lacrima che si versa è un attimo di felicità che si perde per sempre...

Teorema

Cari amici vicini e lontani come avrete potuto notare negli ultimi tempi non ho postato alcunchè e vi confesso che l'ho fatto scaramanticamente in attesa che la mia vita evolvesse in senso positivo. Dato che ciò non è per l'ennesima volta accaduto eccomi di nuovo a voi a vomitare i miei stati d'animo. Dunque..stasera ho suonato e m'è stata richiesta la canzone TEOREMA di Marco Ferradini... Mentre la cantavo mi sono sentito completamente parte del testo e m'è venuta un'ansia assurda. Ora mi spiego meglio
La canzone comincia con:
"Prendi una donna, dille che l'ami
scrivile canzoni d'amore
mandale rose, poesie
dalle anche spremute di cuore;
falla sempre sentire importante,
dalle il meglio, del meglio che hai
cerca di essere un tenero amante,
si sempre presente,
risolvile i guai."
Bene.. il fesso di cui sopra sono io.. A dire il vero non sono stato sempre così ma questa volta ero proprio convinto e naturalmente mi è venuto di comportarmi così. E mi sono dato al massimo, senza risparmiarmi, ho fatto esattamente le cose che dice la canzone dimenticandomi il seguito
"E sta sicuro che ti lascerà
chi è troppo amato amore non dà,
e sta sicuro che ti lascerà
chi meno ama è il più forte si sa."
Ora non è che me ne freghi molto di tutto ciò perchè se tornassi indietro credo che mi comporterei allo stesso identico modo, perchè io sono fatto così e pace se poi ne subisco le conseguenze. Per cui questo imbecille che sono io ha fatto di tutto per portare avanti una cosa in cui credeva fregandosene dei rischi e delle conseguenze, credendo stupidamente che a questo mondo le persone siano comandate dai sentimenti e non dalle paure o dalle pressioni. E ha fatto la fine pronosticata da Ferradini.
La canzone continua dicendo:
"Prendi una donna, trattala male,
lascia che ti aspetti per ore,
non farti vivo e quando la chiami
fallo come fosse un favore
fa sentire che è poco importante,
dose bene amore e crudeltà,
cerca di essere un tenero amante
ma fuor dal letto nessuna pietà."
Ad un certo punto ho avuto la possibilità di fare esattamente così.. Distaccarmi e fare lo stronzo approfittando della debolezza dell'altra persona. Ma non l'ho fatto perchè ho creduto che fosse bastata la paura di perdermi e che rimettere a posto le cose sarebbe servito a svoltare definitivamente facendo seguire alla storia la sua naturale evoluzione di CONOSCERSI-PIACERSI-FREQUENTARSI-AMARSI-FORMARE UNA COPPIA e se i primi quattro passaggi sono avvenuti rapidamente e con naturalezza assurda, l'ultimo è rimasto incompiuto per mesi e a tutt'oggi nonostante tutto lasciasse prevedere che ormai era solo questione di mettere un punto. E così non saprò mai se anche in questo caso l'amico Ferradini aveva ragione dicendo
"E allora si vedrai che t'amerà
chi è meno amato più amore ti dà,
e allora si vedrai che t'amerà
chi meno ama è il più forte si sa."
L'ultima strofa è comunque quella che mi "somiglia" di più in questo momento
"No caro amico,
non sono d'accordo,
parli da uomo ferito
pezzo di pane… lei se n'è andata
e tu non hai resistito…
Non esistono leggi in amore,
basta essere quello che sei,
lascia aperta la porta del cuore
vedrai che una donna è già in cerca di te."
Eh si sono ferito ma anche assolutamente sicuro di non essere morto. Per me il vero morto è chi non sa prendere di petto la propria vita, chi si spaventa e si nasconde ogni volta che il vento muove una foglia, chi non cambia mai il vecchio col nuovo solo perchè il vecchio ce l'ha da più tempo e sembra brutto buttarlo, chi non segue i propri istinti e si priva della felicità solo per evitare di rischiare, chi non prende mai una decisione e dice sempre mezze parole per evitare di esporsi, chi resta sempre in mezzo, chi vive aggrappandosi al passato, chi nel presente ha qualcosa di bello e se ne priva perchè è la cosa più facile... E potrei continuare, ma credo si sia capito il senso.
Insomma il ferito sono io e sono anche il pezzo di pane purtroppo e per questo ci starò anche male perchè è giusto che sia così. Ma domani potrò svegliarmi e sapere di essere un uomo libero di scegliere e metterci sempre la faccia, rompermi la testa e curarmela, ma sicuro di essere vivo.. Io... Perchè io non mi faccio condizionare da niente e da nessuno e soprattutto perchè so che voglio essere sempre felice e faccio di tutto per questo fregandomene di potermi fare male.
E di lasciare aperta la porta del cuore perchè una donna è in cerca di me non me ne può fregare di meno. La porta del mio cuore s'è aperta in un momento in cui era serrata dal cinismo e dalla voglia di non legarmi proprio perchè la donna che mi ha cercato e mi ha voluto era incredibilmente vicina alla persona che cercavo. Anzi combaciava alla perfezione. Il mio errore è stato quello di non averle chiuso la porta alle spalle subito dopo averla fatta entrare per evitare che scappasse. Ma si vede che le cose dovevano andare così e sinceramente non ho mai forzato la mano perchè sono dell'idea che fare tutte le cose per bene, dimostrare i propri sentimenti e lottare per qualcosa che ritiene importante con tutto me stesso, non porta a diventare lo sfigato della prima strofa della canzone ma solo a capire chi mi merita davvero e se ho fatto bene o devo ritenermi un coglione illuso. Oggi sono a tutti gli effetti un coglione perchè non sono riuscito ad ottenere quello che volevo anche se so benissimo che la colpa è tutt'altro che mia. Ma tant'è, c'è chi, come me, cerca sempre la felicità e chi invece preferisce la "tranquillità".
"Senza l'amore un uomo che cos'è
su questo sarai d'accordo con me,
senza l'amore un uomo che cos'è
e questa è l'unica legge che c'è."
Grande cazzata questa parte finale. L'amore non è indispensabile ma aiuta a vivere meglio se e solo se è condiviso con la persona giusta. E quando capita ma non puoi godertelo perchè "la persona giusta" non ha il coraggio e le palle di crederci, beh ti senti proprio di fottere nel profondo...

MINCHIA SIGNOR PREFETTO

Minchia signor Prefetto che perpetrando un errore abissale e nonostante il divieto dei sindaci per non sembrare provinciale ha tosto de...