Insicurezza in sicurezza

Insicurezza in sicurezza
strappi forti e cuciture perfette
e tutto sembra nuovo.
Nessuno ancora sa ma molti sospettano
si vede senza bisogno di guardare
come fosse un profumo nell'aria
come fosse uno spiraglio da cui ricevere le ultime certezze.
Questa è l'ora per essere sereni
e così sarebbe anche per chi si fuma gli ultimi dubbi facendo attenzione a non impregnare le tende
se solo riuscisse a lasciarsi andare
se solo riuscisse a parlare per una volta sinceramente guardandosi allo specchio come fosse una persona nuova
Se solo riuscisse a scansare il mondo e prendere la mano giusta.
I gatti si amano al buio
si strofinano le facce e sorridono sotto i baffi
ma i loro occhi brillano e si lasciano scorgere
perchè vogliono raccontare e colorare
perchè non saprebbero mentire e non vogliono.
Nel buio della mia testa sorrido come i gatti
mi faccio una fotografia per ricordarmi com'ero quando sarò lontano
dai cattivi pensieri
dai contorti piaceri.
Insicurezza in sicurezza
vediamo dove porterà questa volta il vento.
Chi galleggia e chi affonda
o chi, come me, ha imparato a nuotare.

Non cercatemi

Non cercatemi, non ci sono. Non cercate sguardi d'intesa e non meravigliatevi se le mie parole avranno spesso una punta tagliente nascosta nel mezzo. Non cercatemi sorrisi sinceri perchè li ho seppelliti sotto un cumulo di rabbia e di delusione. L'incantesimo si è rotto, l'armatura va in frantumi ed io sono nudo e con le ossa fragili. E pieno, pieno, di ferite. Il treno verso la felicità sta lentamente partendo, quello verso un binario morto anche. Cosa scegliere? A tutti quelli che ritengono la risposta scontata dico: attenzione, a volte la vita riserva delle sorprese inimmaginabili, a volte si sceglie seguendo percorsi mentali che per i più non hanno senso ma che evidentemente ne hanno. Devono averne. Perchè quando si sceglie il masochismo come stile di vita è bene avere le idee chiare. E comincio a sospettare che io stesso inconsapevolmente stia sviluppando un'innata tendenza masochistica che mi tiene in qualche modo legato ad un filo così sottile che probabilmente non c'è. Vendo al mondo la mia faccia inespressiva per fare in modo che nessuno, guardandomi in controluce, intraveda il fuoco che mi brucia dentro e che oggi non so come spegnere. Più grande è l'illusione e più dolorosa è la delusione di scoprirlo...

Domani sarà migliore?

Vorrei fare mille cose e non posso farne neanche una... Avete mai provato la sensazione di essere completamente legati mentre vi svaligiano casa e anima? Beh quasta è la sintesi perfetta di come mi sento io adesso. E non avevo capito niente. E' stato un attimo e m'è sembrato tutto più chiaro, ho capito che gli intrecci non erano tali, anzi, le vie erano completamente separate tra loro, una di qua e una di la. Cose che non posso capire e concepire. Il super-uomo ha lasciato posto al pupazzo di pezza, senza un minimo di sostegno e senza spina dorsale. Che faccio? Che penso? Mi rigiro nel letto e nello stomaco. Sono invaso da una serie infinita di pensieri completamente contrastanti tra loro, di continuo, senza avere la forza di prendere un indirizzo preciso, darmi un perchè che non mi faccia ridere e piangere di me stesso. Contemporaneamente perchè non so cosa è peggio. E conto i secondi che sono tanti, troppi, e che forse non finiranno neanche quando ho stabilito. Non avevo capito niente, intento a rispecchiarmi nel mio sentirmi protetto e nel leggere solo le righe che mi interessavano o comunque senza fare i conti con il passato che non era tale e che non so se tale sarà domani. Mi mordo le mani e tengo sempre un secchio vicino perchè presto potrei vomitare tutte le mie ansie e le mie paure. Tutta la mia malinconia, le mie gioie sparite, le mie verità fini a se stesse. Dormo spesso in queste notti, perchè il giorno mi consuma ed ogni volta che riapro gli occhi spero che sia passato più tempo di quello che ho lasciato il giorno prima anche se tutta questa fretta forse servirà solo ad alleviare la pena ma non la sentenza. E' assurdo ma fin'ora non ho ancora ripreso fiato, scrivo e non respiro, scrivo e faccio in modo da non andare a male prima del tempo. Davvero non riesco a focalizzare l'esterno di questo buco nero e l'inquietudine mi stravolge, vorrei guadagnare punti con me stesso per non arrivare ultimo nella gara dei cercatori d'oro e di finte illusioni, immagini create dalla mente da cui ho avuto una miriade di messaggi e che adesso sento così distanti. Ho aperto un libro di cui conoscevo solo la copertina e che tenevo lì in biblioteca perchè mi piaceva così. Ma adesso mi rendo conto che avrei fatto bene a leggere quel racconto inedito e sorprendente in cui il finale non dipende da me perchè non sono io a scriverla. Mi piacerebbe invece sceglierne il titolo ed il personggio che più mi somiglia per dargli un pò di serenità e la vita che desidera. Cosa ne sarebbe stato del brutto rospo se la bella principessa avesse deciso di baciare quello che già conosceva? E che vita avrebbe fatto la principessa dopo? Io non sono uno stinco di santo ma neanche il demonio, sono forse solo uno che sente e recepisce, che sa quando è il momento di lottare e quando non ne vale la pena, che sceglie solo quello che gli da delle sensazioni forti e non mette tacche al muro. Spero che nel capire io non abbia capito niente perchè le mie ali di carta potrebbero incendiarsi facilmente, per caso o per dolo. O per dolore. Mi sento un panchinaro che non sa se e quando mai entrerà in campo, e gli altri intanto giocano male perdendo partita e possibilità di cambiare schema. Ingurgito ancora un pò di acido, non ne posso fare a meno. Il treno è fermo alla stazione per adesso e aspetta il fischio ed anche oltre. Ma partirà prima o poi, con la speranza che a bordo ci sia quel passeggero d'onore che ancora è lì sulla banchina a titubare e decidere se salire o no. E che forse non si rende conto che quel treno non passerà più. Ricomincio a contare i secondi che mi gocciolano addosso come un insopportabile rubinetto che perde. Tic... Tic... Tic... E passerà lasciandomi un solco. Non avevo capito di non contare niente nelle scelte, che le cose sarebbero andate alla stessa identica maniera con o senza di me. Ciao super-uomo, metti da parte quel ridicolo costume e comincia a scrivere un nuovo capitolo della tua storia. Partendo da zero e usando le parole giuste. Perchè nonostante la storia sembrava avere un suo senso molto probabilmente, comunque vadano le cose, dovrai ricominciare da capo... E sono pronto ad accettare anche questo perchè mi ripulirebbe da scomode, perturbanti, ombre....

MINCHIA SIGNOR PREFETTO

Minchia signor Prefetto che perpetrando un errore abissale e nonostante il divieto dei sindaci per non sembrare provinciale ha tosto de...