Se passate per quella via

Se passate per quella via
al numero che so io
parlate piano e non fate rumore
perchè dietro quella porta
dorme una passione
e nessuno la deve svegliare.
Se passate da quella via
dove passano solo i matti ed i pirati
non lasciate sguardi e non cercatene
non chiedete, non calpestate i fiori che crescono senza sole
non immaginate perchè non potete immaginare.
Se passate per quella via
non meravigliatevi di sentirvi chiamare per nome
e non riconoscervi per un attimo.
Se passate per quella via
non meravigliatevi di vedermici passeggiare
perchè forse sono un matto e forse anche un pirata
perchè sono lì solo per vegliare e sorvegliare
che nessuno disturbi il sonno della mia passione
che non è mia e non vuole esserlo
che chissà cosa o chi sogna e quando si volterà sul cuscino.
Se passate per quella via
al numero che so io
non cercate di sbirciare
per vedere come le spunta un piccolo sorriso
che penserete essere solo per voi
e non restate delusi quando scoprirete che invece è solo per me
perchè mentre dormiva
le ho fatto un piccolo foro sotto la pelle
per poterci un giorno entrare
per poterci mettere una goccia di me.

Chi sono? Un punto interrogativo

Mi sbaglierò, non lo so, ma sto vivendo in parallelo. Mi aggiro furtivo, osservo, valuto ma la pazienza non è il mio miglior pregio. Perchè negli ultimi tempi non trovo mai la strada in discesa e soprattutto libera da ingombranti ostacoli? Perchè ho sempre dei fantasmi con cui confrontarmi? Perchè non posso gestire i miei rigurgiti e le mie pessime idee senza altri pensieri se non quelli riguardanti il come ed il quando accelerare o fare un'improvvisa inversione? Vorrei infilarmi sotto le coperte e sentirmi finalmente al sicuro. Vorrei di nuovo sentirmi unico, ultimo pensiero della sera e primo, la voce più forte del coro, stella più brillante fra tutte che quando la guardi ti senti dentro un insensato senso di piacere. Ho molto da dare, l'ho tenuto per me per un pò ma lascerei che mi si derubasse senza protestare se lo facesse chi sa come prendermi. A guardarmi da fuori mi darei del pazzo, credo. Ma, non posso farci niente, a me piace il rischio estremo, quello in cui ti giochi tutto in una sola mano e chi s'è visto s'è visto. Se mi guardo indietro non vedo mai prati fioriti ma solo foreste di spine in cui sono entrato volontariamente e da cui sono uscito, sempre, pieno di graffi ma col sorriso stampato sulle labbra. Fa parte di me, devo rassegnarmi, prendere il pennello e dipingere astratti tutti da interpretare, contorti nodi da sciogliere con le mani e con la mente. Vorrei un mangiacarte per eliminare le scorie che ho nella testa, per sentirmi più leggero, per non macchiarmi. Giro lo sguardo oltre le pareti, oltre e dentro gli ultimi avvenimenti ma non vedo che me stesso avvolto in un grosso punto interrogativo e mi chiedo se il masochismo sia una virtù o un oggetto inutile. E' notte, come sempre, e sto bene, molto bene, anche troppo per i miei gusti. Domani proverò nuovamente ad entrare con calma e con educazione, anche se non so se tutto questo essere un gran bravo ragazzo sia effettivamente un pregio o un modo per farsi costantemente scavalcare. Sto qui, sulla riva a pescare senza esca e senza amo, ma nessuno mi distoglie dall'idea che qualcosa abboccherà.

MINCHIA SIGNOR PREFETTO

Minchia signor Prefetto che perpetrando un errore abissale e nonostante il divieto dei sindaci per non sembrare provinciale ha tosto de...