LECCATIO BENEVOLENTIAE

Vi narrerò ordunque de la strana consuetudine
ca par molti è volta in abitudine
di decantar proprie magnificenti e munifiche gesta
in ogne tempo, loco et uopo
e prostrar capo e membra por codello ca, cum summa voluptate,
volle onorarli di reclutazione nell'ampia schiera de li accattoni in prova.
Et in qual si voglia singola occasione
questi menan giù di lingua como manco a degustar gelato
e passano e ripassano le terga per presente e prossima convocazione.
E chi meglio unge meglio s'accomoda, par che pensino
motivo per lo quale spuntano in ogni dove senza lesinar goccia ca sia una
e senza distinzione alcuna, di incenso riveston parimenti esto e l'altro
ca quasi poscia si reducono a perdita di locuzione e gusto.
In di mia medesima visione esto modus è sì triste e sì vergognante
ma cogito ca la vergona è interpretazione et morale
por lo cui non si puote cagionar in quelli ca non la cagnoscono.
Oltremodo ogn'un pugna con proprie armi scegliendo le meglio
e par ca nulla meglio sia di lembo orale usato a mò di lucidante deretanale.
Ergo in mia parte, disarmato mi ritiro
et relinquo vobis a vostra amatissima leccatio benevolentiae.

Nessun commento:

Posta un commento

MINCHIA SIGNOR PREFETTO

Minchia signor Prefetto che perpetrando un errore abissale e nonostante il divieto dei sindaci per non sembrare provinciale ha tosto de...