Attese disattese

Lavati bene la faccia prima di uscire, ragazza, il risveglio potrebbe essere traumatico. Anche per te è giorno, uno dei più inutili della tua vita e lo sai bene, anche per te è tempo di muoversi, con un sole di cartone sulla testa ed una strada disegnata con colori a cera. Tutto troppo finto per essere vero? Può darsi ma nel mondo delle attese disattese non si può chiedere di più e non se ne ha il diritto. Non ci pensare, ragazza, anche il criceto continua a correre sulla ruota con l'illusione di arrivare da qualche parte. Un sorriso buttato qua e la tanto per mostrare quanto sia facile spaccarsi le labbra secche di tristezza e via di corsa a comprare un'anima nuova o al massimo di seconda mano ma in buono stato. Così, tanto per sopravvivere un pò di più. Ti sbagli, ragazza, non c'è nessun mostro nascosto nell'armadio e non c'è da avere paura del buio se hai l'interruttore della luce stretto in una mano. Ma forse hai ragione tu, è più facile farsi compatire che farsi invidiare. Ci si fa meno nemici e si risparmiano un sacco di energie. La natura va così: c'è chi striscia, chi cammina e chi vola. E c'è chi ha il coraggio di provare a volare con un paio d'ali sfacciatamente finte ma portate con tanto folle orgoglio da provocare stupore e commozione sincera nel petto della gente che quel coraggio non ce l'avrà mai. Cammina, ragazza, cammina. Senza direzioni e versi, senza bagaglio, senza nessuno a cui chiedere, senza nessuno a cui credere. Neanche una rima baciata da recitare a memoria, neanche il racconto di una storia nella storia. In simbiosi con un mistico delirio è meglio velocizzare gli eventi per non restarne soffocati. Raccogli le tue cose, ragazza, e portatele via. Ho bisogno di spazio qui dentro.

MINCHIA SIGNOR PREFETTO

Minchia signor Prefetto che perpetrando un errore abissale e nonostante il divieto dei sindaci per non sembrare provinciale ha tosto de...