Riflessioni di un essere notturno

E siccome farneticare è un diritto
tutti possono perseverare nell'errore
fino a che l'illusione comincia a far male
perchè l'illusione è spine senza rosa
e non sarò io a mettre nel mezzo le mie croci
pur conoscendo la causa e l'effetto
pur capendo senza giustificare.
Sotto il soffitto scopro un'altra bugia
da usare come cartina per fumarmi l'incoscienza
o qualcosa che le somiglia molto,
ancora un indizio per incolparmi
ancora un'altra dama bianca che mi saluta
ed io lì che mi chiedo quando toccherò terra,
io che cerco di spiegarmi come sia possibile
ridursi ai minimi termini e risorgere,
scoprirsi più vecchio di un secondo
e sicuro che ne sia valsa comunque la pena.
Riflessioni di un essere notturno
vagante per scelta e per questo desiderabile,
segni di morsi sulle mani per le occasioni andate
per quell'innata voglia di non essere un bastardo,
spettacolare esempio di coerenza senza prezzo pagabile
ferma le cose per guardarle meglio e ne sa di più
tanto da renderle emozioni vere ogni singola volta
e non pentirsene più.

2 commenti:

  1. Anonimo19:39

    toccherai terra quando imparerai a non avere piu paura di amare...

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  2. Sinceramente non ho mai avuto paura di amare... di solito sono le cose brutte a far paura no? ;)

    RispondiElimina

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