(10-10-08) Egoista

E’ difficile provare a correre quando chi ti tiene la mano ha i piedi legati al cemento. E’ ancora più difficile rendersi conto che quella mano stringe molto meno della tua e non sprecherà neanche un briciolo di forza per aiutarti a rialzarti quando cadrai per la troppa fatica o la troppa foga. Sono felice di sentire un misto di nostalgia e rancore perchè mi dimostra che sono un essere umano con sentimenti veraci. Vado in giro e li porto con me senza vergogna, chi mi guarda forse può leggerli nelle mie innaturali espressioni. Il limite è stato superato e la mia mano ha perso improvvisamente vigore, ha atteso, chiesto di essere ripresa ma è stata lasciata scivolare via senza alcuna reazione. E allora sono felice altresì di aver messo da parte tutte le mie aspettative e le interminabili attese per guardare in faccia la verità e non accettare altri compromessi che altro non hanno fatto che logorare il mio equilibrio già incerto e incerottato. La sfacciata naturalezza di certi silenzi mi rattrista ma non mi sorprende più, l’imperturbabile immobilismo mentre pezzi di mondo si sgretolano e piovono da ogni parte mi darebbe da riflettere ma non lo faccio altrimenti finirei per fare dei cattivi pensieri e sinceramente di amareggiarmi ulteriormente non ne ho proprio voglia. Quello che mi resta tra le mani adesso è un sacco pieno di non si sa cosa e che non aprirò perchè ho paura contenga solo menzogne ed evidenze negate. Un secchio d’acqua gelida che ti sbatte fuori dai sogni con violenza non è una cosa piacevole ma ti evita quella fase di torpore che rischia di farti cadere dal letto quando devi alzarti in fretta. In certe situazioni la cosa più importante è capire bene dove ci si trova e dove si vuole andare per non perdere aderenza con la realtà e coerenza con le proprie idee. Ci si può perdere anche in casa propria se si sta troppo tempo con gli occhi chiusi ed io li ho serrati credendo di essere più furbo ed abile degli altri. Ed ho sbattuto la faccia e la dignità più volte fin quando mi sono stufato di non trovare mai niente di morbido su cui atterrare ed ho deciso di smetterla di prendermi in giro. In questo mare d’aria e terra in cui nuotiamo c’è molto da pescare. Io mi sento un delfino ed il problema è che i delfini sono pochi ed in via di estinzione mentre gli squali... Quindi è facile che per prendere un delfino si becchi uno squalo che non ci metterà molto a sbranarti. Ci vuole culo ma evidentemente non tutti se ne rendono conto. E’ stata dura, durissima, da ammettere e spiegare, soprattutto a me stesso. Ma alla fine dei conti chi pensa di avere il diritto di giostrare a proprio piacimento un “rapporto” in base esclusivamente alle proprie lune e senza preoccuparsi minimamente dei contraccolpi che provoca, chi si disinteressa completamente o finge di non sentire o di dimenticare i desideri e gli avvertimenti, per me ha un solo nome: Egoista. E sinceramente di un’egoista non so davvero che farmene come non so che farmene di chi non ha la voglia fremente di trascinarmi dentro il suo mondo con orgoglio. Ma qui rientrano i cattivi pensieri quindi lasciamo perdere. La bomba ad orologeria è esplosa in tutto il suo fragore e adesso bisognerà vedere dove ha fatto i danni maggiori anche se ho veramente pochi dubbi in tal senso. Sono triste, ma solo per me stesso. E non chiamatemi egoista per questo...

2 commenti:

  1. visto che sei andato a Monaco potevi approfittare e rimanerci... vedere un po' che aria tira

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  2. ha ragione Stefano ci sono tante tedescheeeeee....

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