Tornare a casa quando fuori è già giorno

Tornare a casa quando fuori è già giorno. L’ho fatto ancora come se fosse normale ma non lo è o almeno non lo è più. Ieri avrei potuto, oggi ancora ma di sporcarmi la bocca tanto per assaggiare qualcosa che provi a portare via il sapore amaro senza però darmi alcun gusto proprio non mi va. Niente tacche, please. L’ho sempre pensata così, figuriamoci adesso. E quindi anche questa notte è passata tra frasi insensate e lotte intestine tra il me stesso menefreghista e quello idealista, tra la voglia di provare se è vero che “chiodo scaccia chiodo” ed il senso di disgusto al solo pensiero di tornare a casa con addosso un profumo diverso. Tutto questo è strano perchè la mia testa è vivissima, non fa contorsioni o giri particolari, non mi martella e non mi spaventa. La mia testa ha un grosso pregio: capisce le cose prima e meglio di me e quindi mi evita, come in questo periodo, di barcamenarmi tra domande inutili e dubbi sullo sbagliato ed il giusto. Così io mi trovo consapevole ma sereno e se mi viene la tentazione di voltarmi indietro ho come la sensazione che qualcuno mi colpisca dietro la nuca e mi urli “che cazzo fai?”. La notte è passata da un pò, mi chiedo come mi sentirei se le cose fossero andate in maniera diversa ma il cervello lentamente si sta spegnendo e comunque non credo avrebbe risposte da darmi. Vado a dormire con una frase che mi è stata detta spesso ed ancora di più negli ultimi tempi: “Sei davvero un bravo ragazzo” che non so se sia dettata dalla reale convinzione della cosa o, in certe situazioni, dalla frustrazione e dalla meraviglia. E continuo a non sapere se sia realmente un pregio o una fastidiosa zavorra da cui non mi libererò mai. Tra qualche giorno so già per certo che avrò un’altra prova in una situazione che normalmente mi avrebbe intrigato ma che al momento mi fa veramente schifo. Mi è stata già proposta, tracciata per filo e per segno ed organizzata nei minimi particolari. Il signore che fa, gioca la mano o passa il turno? Vedremo. Adesso devo andare a lavarmi. Mi sento addosso un profumo diverso.

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