Ma che cos'è questa tristezza, questo senso di spossatezza mentale e morale, come se qualcuno mi avesse saccheggiato le viscere e la ossa fino al midollo? Mah... Come dice lo zio Pinuccio "ridi, ridi, e nun fà avvedè...". Ma qua più che da ridere c'è da riflettere... Potrebbe essere solo una mia sensazione, una cattiva valutazione che ha portato alla formazione di un'enorme massa d'ansia mista a rabbia che mi intasa il cervello e non mi permette di pensare in maniera sensata. Non saprei... Anzi, non sono in grado di saperlo ne tantomeno riesco ad appaciarmi. La mente a volte è un'arma perversa che, se non usata bene, ti si ritorce contro e sa fare veramente male. Probbabilmente questo è solo un tentativo di autodifesa, per altro neanche tanto celato, ma daltronde a qualcosa devo aggrapparmi per evitare di affogare nella merda. Ne avrei tante da dire, vomitare tutto quello che ho in corpo senza neanche respirare. Ma poi starei meglio? Non credo, e poi non sono neanche sicuro di averne tutto il diritto. Intanto il fuoco continua a consumarmi lentamente e più brucio più mi convinco che non sto sbagliando. Non posso essermi così rincoglionito da non aver capito niente per tutto questo tempo; e non parlo solo di quello che sentono le mie orecchie ma, soprattutto, di ciò che hanno sentito il mio spirito ed il mio corpo. E di quello che sentono adesso. In questo momento di caos assoluto, di una sola cosa sono certo: che non resterò fermo a guardare.

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