Rime

Innocente e criminale
come deportato in paradiso
pensieri che vagano nel banale
e lacrime che mi rigano il viso.
Il bagnasciuga dei miei giorni è pieno di conchiglie
e vecchi che giocano a carte, e bimbi che giocano a biglie.

Senza mogli e senza schiave
sento l'alba più vicina.
La mia gabbia è senza chiave
ogni attimo è una spina.
Passo come un filo nella cruna
e vivo un'altra notte senza luna.

Nessun commento:

Posta un commento

MINCHIA SIGNOR PREFETTO

Minchia signor Prefetto che perpetrando un errore abissale e nonostante il divieto dei sindaci per non sembrare provinciale ha tosto de...